Cosa vi piace maggiormente del mio blog

venerdì 15 novembre 2013

 "Le Cronache di Aldimondo:
Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte"
di Roberto Recchimurzo
Wip Edizioni
Pagg: 217
ISBN: 978 88 8459 252 1
€ 15.00


Attraverso questo libro l'autore Roberto Recchimurzo ci accompagna passo passo nella seconda nuova avventura di Zak Elliot, il ragazzo, protagonista principale nel salvataggio del mondo di Aldimondo.
Anche in questa avventura, le locazioni sono ricche di particolari, così che il lettore possa immedesimarsi nei luoghi oltre che nei personaggi che arricchiscono la storia.
Zak sarà suo malgrado costretto ad affrontare posti infidi, arrivando persino a chiedere aiuto a chi ha considerato fino ad allora suo nemico.
I colpi di scena non mancano ed anche il finale fa presagire una continuazione della vita di Zak Elliot e di Aldimondo.
Sarà davvero così o la fine di Zak è ormai prossima?
Non ci resta che attendere buone nuove dall'attenta mano del bravo autore Roberto Recchimurzo.
Nell'attesa io continuo a perdermi nell'incanto delle immagini e della storia di questo originalissimo libro.

Recensione di Sara Rota

3 commenti:

  1. Un po’ di tempo fa, mi è arrivata una richiesta di collaborazione con questo titolo: ”Zak Elliot – la nuova saga che conquisterà grandi e piccini!”. Ne ero rimasta incuriosita, non solo perché i libri che di solito mi vengono proposti sono per ragazzi, ma anche perché mi è subito venuta in mente l’immagine di un genitore che legge al figlio prima che si addormenti. E durante la lettura è sempre rimasta fissa.Volevo capire se questa fosse veramente una serie adatta allo scopo e se, contemporaneamente, potesse piacere anche agli adolescenti. Ci troviamo nella terre di Aldimondo ed un giovane umano, dopo una fantastica avventura, è in viaggio con il suo amico Vince, un nano, verso una meta a lui ancora sconosciuta. La sua storia infatti non è ancora finita e la pace tanto sperata non è ancora giunta: si aggirano per Aldimondo due potentissime streghe, madre e figlia, con lo scopo di portare il caos nell’intero continente e far governare il signore delle tenebre.Si dice anche che abbiano con sé creature leggendarie di cui, fino ad ora, non si credeva all’esistenza; i draghi. Zak Elliot ed i suoi amici dovranno tornare a combattere per la salvezza delle terre, sperando di non perdere una corsa contro al tempo… Il secondo libro della saga di Zak Elliot è stato una lettura semplice e veloce, ma non priva di pregi. Uno di quelli più grandi è la scorrevolezza del libro, veramente fantastica.Certo, anche per il fatto che le pagine sono scritte in caratteri un po’ più grandi del normale e che ci sono le immagini, ma non solo per questo. L’edizione che mi è stata inviata mi è piaciuta dal primo istante, continuavo a toccare il volume, ad aprirlo, a guardare le illustrazioni.Queste, fatte dall’autore stesso, sono davvero simpatiche e belle, è visibile che vi è stato dedicato molto tempo. La storia non è complicata e, essendo un libro soprattutto per i più piccoli, mai pesante. Non vuol dire però che sia brutta od infantile, anzi, credo che la semplicità sia la sua migliore qualità. Sono presenti vari paesaggi, cosa che mi piace sempre, in quanto dona movimento alla vicenda e permette ai personaggi di scoprire luoghi, creature, culture e storie diverse.Il libro è scritto in terza persona e quella del narratore è una presenza costante, che si sente molto e svolge riflessioni, pone domande e cerca di coinvolgere maggiormente chi sta dall’altra parte delle pagine. Ogni personaggio viene seguito passo per passo e vengono osservate dal lettore le varie parti della storia da tutte le prospettive. Tuttavia, si sente molto l’influenza dei libri per bambini. Le scene di lotta, che già sono rare, non riescono a coinvolgere e certi aspetti sono affrontati con troppa velocità, senza approfondimenti. Mi è piaciuto molto il finale e considero la scelta fatta dall’autore (che non dirò per non spoilerare) assolutamente corretta. Un’altra cosa veramente degna di nota è la piccola anticipazione sul terzo libro fatta alla fine, che ho trovato la parte più bella, scritta veramente bene. Dopo la fine della storia ci sono i racconti ed i disegni vincitori del concorso per le scuole Zak Elliot, idea carina ma poco pubblicizzata. Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte è un racconto semplice e gradevole, perfetto per gli amanti del fantasy più giovani.

    RispondiElimina
  2. Ancora una volta vediamo Zak Elliot avvicendarsi nella sua lotta contro il Male nel fantastico mondo di Aldimondo. Roberto Recchimurzo, dopo Zak Elliot e il Libro del Destino, ci regala infatti il suo secondo racconto fantasy con Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte, un sequel che riconferma la passione per questo genere del giovane autore barese. Edito da Wip Edizioni ci racconpta come prosegue la strepitante vita di un giovane eroe, accostando alla lettura meravigliose illustrazioni. Ebbene, nel primo capitolo avevamo lasciato il piccolo Zak insieme alla sua famiglia, ritrovata dopo lunghe battaglie, e vincitore sul fratello antagonista Lord Velvet. In questo secondo capitolo invece il giovane, protagonista di incontri piacevoli e spiacevoli nel mondo popolato da giganti, streghe e mostri di vario genere, farà i conti con la Strega di Orkul e sua figlia, Mezzamorte appunto, tornate dalle Terre Sconosciute per la loro vendetta. Ma non solo personaggi dalla fisicità umana: a farsi notare saranno anche i tre draghi portati dalla giovane strega. Tutto questo condito da valori come l’amicizia di Vince Von Bleer, il nano di Bassobosco che, dopo la sua presenza attiva nel primo capitolo, continua a sostenere il suo amico Zak nelle battaglie. Ma non rimane troppo sui suoi passi Recchimurzo, inserendo nuovi personaggi ad arricchire le scene, così avvincenti da sembrare già pronti da portare in scena. Un nuovo episodio dunque che lascerà i lettori vecchi e nuovi sbalorditi. A conferma del valore che l’autore ha saputo dimostrare portando il pubblico giovane alla lettura, tra le ultime pagine ci sono i racconti e i disegni realizzati dai ragazzi di scuole primarie e secondarie di I grado. Gli stessi che si sono aggiudicati i riconoscimenti della prima edizione del Premio di racconto breve e disegno Zak Elliot 2012/13.

    RispondiElimina
  3. Per Zak Elliot e i suoi amici i guai non sono ancora terminati, e in questo secondo volume delle Cronache di Aldimondo, il giovane Zak si trova alle prese con la famigerata Mezzamorte e suoi potenti draghi. Circondato da una ambientazione e da situazioni certamente più cupe e misteriose rispetto al libro precedente, testimoniato anche dal colore più tetro e macabro della bellissima copertina, Zak si ritrova ancora una volta a dover salvare Aldimondo da un fato oscuro e terribile, dove le potenti magie della maga Lara Orkul, altresì nota con il nome di Mezzamorte, si intrecciano con la figura, per ora ancora solo accennata, di Magheron, demoniaca creatura primordiale e probabilmente vero intessitore degli eventi narrati. L’ambientazione è sicuramente di più ampio respiro rispetto allibro precedente, e la mappa fornita nelle prime pagine del libro verrà certamente cosultata con frequenza dal lettore, che si ritroverà ad avere una panoramica completa degli eventi che stanno portando alla guerra e alla distruzione l’intero Aldimondo: da Tribania alle sabbie di Desertia, da Meca ad Arya fino alle lande ventose di Landar. L’intera vicenda sembra poggiare su solide basi e la storia, seppur da intendersi e concepirsi per un pubblico molto giovane, alla stregua di una fiaba per bambini di scuole elementari e medie, non mostra eccessivi punti deboli e situazioni troppo fantasiose. L’idea del risveglio dei Tauri, potenti semi-dei custodi della pace, che a loro volta scatenano una guerra alla ricerca delle magiche sfere a loro sottratte, è piuttosto originale e fa da preludio ad un terzo volume dove il lettore si aspetta di poter leggere di grandi battaglie e violenti scontri. La storia è, come nel primo libro, condita da temi positivi e adatti ad un pubblico di giovane età. La forza dell’amicizia tra Zak e il nano di bassobosco Vince Von Bleer, che li porta ad avere il coraggio di sfidare da soli Mezzamorte e i sui draghi, Erto, Sato e Uro, nella grotta del teschio prima e nel castello di Vanthya poi. L’amore, seppur acerbo, tra Zak e Zoe, un legame che si mantiene forte e intatto nonostante la lontanza. Il forte desiderio di non deludere le persone che si amano, anche a costo della propria stessa vita, e di combattere fino in fondo per ciò in cui si crede. Altri aspetti del racconto sono invece, a mio avviso, troppo poco dettagliati ed eccessivamente sfuggevoli. Alcune scene si rivelano troppo repentine: troviamo Zak in una location e all’improvviso, nel capitolo successivo, già a destinazione e pronto all’azione. In questo senso la storia avrebbe potuto essere forse un po’ più lineare nel suo svolgimento e meno spezzettata. Un altro esempio, seppur banale, che mi torna alla mente è quello relativo al gioco di carte, Spicco, tra Banjo e Paco Gills. Se da un lato è interessante la scelta dell’autore di introdurre un gioco di carte nuovo e praticato solamente in Aldimondo, dall’altro mi sarei aspettato maggiori dettagli sulle sue regole e non una semplice e banale vittoria di chi possiede la carta più potente. A parte questi aspetti meno positivi, il libro sarà sicuramente apprezzato dal pubblico al quale è rivolto, e Zak, incarnando il giovane eroe, audace e coraggioso, ma al tempo stesso in grado di amare e proteggere le persone a lui care, diverrà certamente il beniamino di molti ragazzini. Il libro si conclude con una nota di sconcerto e tristezza per quanto accaduto, ma al tempo stesso con una serie infinita di domande che baleneranno nella testa del lettore, alcune delle quali già anticipate dall’autore nelle pagine conclusive. Se il primo libro si concludeva positivamente, generando una storia a se stante, questo secondo libro è un preludio a fatti ed avvenimenti che coivolgeranno tutto Aldimondo, potendolo portare ipoteticamente alla totale distruzione. Il ruolo di Zak in tutto questo ancora non è chiaro, e ancora meno chiara è la situazione nella quale Mezzamorte lo ha condotto. Al lettore non rimane che attendere con curiosità ed interesse il terzo capitolo sulle vicende di Aldimondo: Zak Elliot e la Maledizione di Orkul.

    RispondiElimina