
"Perchè il mare fa la nebbia siccome le farfalle non sanno nuotare sono tutte annegate"
Attraverso questo libro l’autore Vittorio Piccirillo ci accompagna nel viaggio spaziale dell’Orbita Stellare impegnata nella ricerca dei Pirati Spaziali, portatori di dispiaceri e distruzioni.
Ovviamente per i componenti della flotta, impegnati nella ricerca, non sarà un compito semplice trovare i responsabili delle continue malefatte spaziali.
“La nebulosa degli spettri” è un libro originale, appartenente al genere fantascientifico; un mondo immaginario in cui si materializzano forza ed energia, alieni dai tratti umani che si muovono su imperi dai traffici leciti ed illeciti.
Oltre all’originalità, altro punto a favore è la scrittura semplice e scorrevole, ma non banale e in un libro che narra di astronavi e mondi spaziali, non è cosa semplice non generalizzare e non banalizzare le vicende trattate, solo sui combattimenti.
“La nebulosa degli spettri” è in un certo qual modo un libro diverso, particolare nel suo genere, adatto ad un pubblico di lettori giovani, interessati alla fantascienza moderna, con un pizzico di ritorno al passato, ma quasi certamente meno apprezzato dagli amanti del genere di Star Wars, a causa della trama ripetitiva e un po’ monotona.
Nonostante la mancanza di colpi di scena esagerati l’autore ha comunque saputo cogliere quegli aspetti che in un libro di questo genere devono essere presenti: lo spazio, la fantasia, la lotta e l’epilogo finale in cui i buoni sembrano essere i vincitori, lasciando quella suspence presente in ogni capitolo, assolutamente necessaria sul finale.
“La nebulosa degli spettri”: un libro che cattura, creando tensione, ma allo stesso tempo rilassa, grazie alla sua semplicità…
Attraverso questo libro l’autrice Elisabetta Vittone ci accompagna a vivere l’ambiente di un romanzo epico e storico, attraverso immagini fantastiche vissute nelle esperienze dei protagonisti.
Protagonista principale della vicenda è Godric, un giovane barone, in cerca della sorella Hetel, rapita durante una razzia in cui i genitori hanno sfortunatamente dovuto sopperire alla morte.
Essendo la ricerca piuttosto faticosa, difficoltosa ed irta di pericoli, accanto a Godroc compare un altro personaggio: il barone di Jorvik, che accompagnerà quest’ultimo nelle terre del Nord, sacrificandosi al posto di Godric stesso, il quale però non potrà sottrarsi alla morte che il destino gli ha predestinato, nemmeno dopo essere venuto a conoscenza della verità, ossia che in realtà Hetel non è stata rapita da nessuno, ma se ne è andata per amore del giovane Robert.
Anche Hetel inoltre cela dentro sé un dolce segreto, per il cui amore deciderà di sacrificare in parte la sua felicità; al fine di scoprire i misteri che il fato pure a lei ha prefissato.
In “Nelle terre del Nord: il destino di Godric” ogni personaggio dovrà lottare con il proprio animo, con se stesso, con le scelte che ha compiuto e che ancora deve compiere, per poi comprendere appieno la propria vita.
Tutta l’opera è scritta in modo da coinvolgere il lettore, cambiando spesso le scenografie ambientali ed il narratore stesso.
Attraverso questo libro l’autrice fa trasparire la propria passione per l’epoca medioevale in un’Inghilterra di dominazione normanna; luogo in cui, anche per il lettore, sarà impossibile riemergere; non prima di aver assaporato ogni singola parte delle vicende narrate.
Il finale poi sembra essere non pienamente definito, in grado di lasciare quella suspence che fa esprimere a chi legge la voglia di un immediato seguito.
Il libro è inoltre scritto in un italiano scorrevole, privo di errori, con tratti storici ben evidenti; un libro capace di emozionare chi ancora crede alle storie d’amore ed ai legami familiari.
Un libro assolutamente da non lasciarsi sfuggire per la chi ama la storia e la sua originalità.
Recensione di Sara Rota
Attraverso questo libro l’autrice Dirce Scarpello ci porta a scoprire il magico mondo di Mino, Lola, Mimì, Bruno, Violetta e Penelope.
Inizialmente la storia raccontata sembra quella di una famiglia come tutte le altre, in cui si vivono rapporti più o meno semplici tra marito e moglie, tra genitori e figli.
In realtà presto si giungerà a conoscere le vite parallele di ogni personaggio, di ciò che ha fatto parte della vita di ognuno, tra segreti, bugie, dolori e gioie.
Il tutto è ambientato ad “Angulus Ridet”, luogo che accoglie da sempre segreti e silenzi, tenuti per troppo tempo serbati, pronti volontariamente e non, ad essere svelati.
Uno dei sentimenti che prevale sugli altri oltre all’amore è l’altruismo che ricollega i personaggi protagonisti e tutti coloro che li circondano.
“Angulus Ridet” è un libro che emoziona, coinvolge, fa riflettere e soprattutto evidenzia situazioni di un mondo moderno ambientato in intrecci di un misterioso passato.
Recensione pubblicata prima per www.ebmagazine.it al seguente link
http://www.ebmagazine.it/articles.asp?id=178
Recensione di Sara Rota