
"Baciami &ros e racconti"
(Rivista stampata con uscita mensile
solo su abbonamento)
“La Uè e l’ombelico” è un libro illustrato per bambini, ma non solo.
E’ una storia scritta in rima con protagonista una bambina piccolina, molto dolce e assai carina.
Il suo nome è proprio Uè e attraverso i suoi pianti, i suoi sorrisi, i suoi stupori, insegna ai piccini ed anche ai grandi quanto sia prezioso ciò che fa parte di noi e quanto l’aiuto di un amico, in questo caso un maialino, sia utile per far tornare un bel sorriso dopo essersi sentiti disperati per aver perso, seppur senza colpe, un qualcosa a noi molto caro.
La storia è accompagnata da illustrazioni dai colori accesi e assai vivaci che attirano ancor più lo sguardo dei bambini e la loro attenzione.
“La Uè e l’ombelico” è un e-book moderno, da leggersi tutto d’un fiato per poi ricominciare fino a che non lo si è imparato a memoria.
Acquistabile sul sito: www.ebooksitalia.com
Recensione di Sara Rota
Con questo libro l’autrice Erica.Story ci conduce in un viaggio misterioso che ha dell’inverosimile.
Protagonisti principali di questa avventura sono tre amici: Eva, Nico e Sherry; ognuno con un carattere particolare che verrà messo in evidenza con il proseguire della storia.
Tutto ha inizio durante una festa in spiaggia organizzata da Nico, a cui prendono parte sia Sherry che Eva che di lavoro fa la pittrice e spesso è all’estero per allestire le sue mostre.
Proprio mentre i ragazzi stanno per abbandonare la festa, un oggetto misterioso si presenta ai loro occhi e proprio Eva sarà colei destinata a conservarlo.
La particolarità di quest’oggetto è proprio quella di produrre un calore immenso in date occasioni e sarà proprio questo potere che rivelerà nuove verità.
Come tutti i libri in cui compare un qualcosa di segreto, anche in questo romanzo non mancano i cosiddetti cattivi, che pur di impossessarsi del magico tesoro non rinunceranno ad inseguire e minacciare la persona più debole del gruppo.
“La.chiave.bianca” è scritto con tale dovizia di particolari così che il lettore non potrà giungere alla fine del romanzo senza prima aver affrontato lui stesso il percorso della nuova realtà, insieme ai tre ragazzi.
Un libro che raccoglie emozioni, magie, irrealtà che solleticano la fantasia e aiutano al contempo a comprendere l’importanza del vero che ci circonda.
Mentre la prima parte del romanzo scorre via abbastanza velocemente, dalla metà in poi i contenuti si infittiscono a tal punto che è bene evitare ogni interruzione per poterne restare rapiti ed assorti.
Un libro scritto con uno stile giovanile, moderno, adatto ad un pubblico principalmente giovane, ma anche a coloro che credono all’irrealtà per poi scoprire la realtà.
PS: questa recensione l'ho scritta io, ma è stata pubblicata innanzitutto dai gestori del sito:
Attraverso questo libro la giovane autrice Dea Capisani ci porta ad esplorare un mondo in cui l’amore è il protagonista assoluto, esprimendosi senza remore e diversificazioni.
Protagonisti della storia sono due famiglie in cui si intrecciano vicende di vita quotidiana.
Thomas, uno dei ragazzi protagonisti è diversamente abile, ma nonostante ciò riesce ad affrontare la vita con serenità.
Cristina è la figlia della signora che abita nello stesso palazzo di Thomas, la quale ha un carattere timido e benevolo.
Poi vi sono le rispettive madri dei ragazzi che instaurano tra loro un rapporto d’amicizia importantissimo.
L’originalità di questo libro è innanzitutto il modo in cui è stato scritto: vengono narrate quattro storie, ognuna di esse dal singolo protagonista, senza però tralasciare di mostrare quello che accade agli altri personaggi in questo scorrere del tempo.
Storie commoventi che nascondono dentro sé un segreto ben custodito che rivelerà al lettore ancor di più il valore dell’amore tra una madre ed il proprio figlio.
A distanza di qualche mese dal devastante terremoto che ha colpito le zone dell’aquilano, la scrittrice Mila Marini torna a misurarsi coraggiosamente con tutto ciò che le ha scombussolato il cuore e lo spirito. Attraverso le sue parole scritte in questo romanzo che pare quasi una poesia colma di ricordi e soprattutto immagini, non solo di quel che è stato, ma pure di quello che sarà, l’autrice cerca di ricostruire il suo pensiero, mantenendo una certa realtà ed un effettivo dinamismo che assolutamente non si lascia andare all’angoscia. Nei suoi versi traspare vivo il ricordo di quel che è stato sia materialmente: la sua casa semidistrutta ed inagibile, tutto ciò che ne faceva parte distrutto o “abbandonato” tra le pareti ancora in piedi; sia moralmente: l’amore per la sua famiglia, un amore rinato che sembra non esistere più. Il romanzo è scritto in modo alquanto particolare, ogni verso, ogni capitolo sembra collegarsi al successivo come fosse una catena di ricordi pronti ad emergere in una nuova vita, con il coraggio di non dimenticare quel che è stato. Scopo dell’autrice è quello di rimettersi in gioco, riacquistare la propria vita e non le importa se per fare ciò deve soffrire. Il lettore stesso può facilmente sostituirsi all’io narrante e fare propria questa storia, percependone anche le più recondite emozioni. Già nel titolo La città del cuore: essere e stare si legge il desiderio di non fuggire, di non abbandonare le proprie origini, nonostante ogni giorno si percepiscano nuovi brontolii della terra che sembrano non promettere nulla di buono. Ecco quindi ritornare l’amore verso la propria terra, verso quel territorio che ha ospitato ed accolto e che ha ancora qualcosa da rivelare. Elemento chiave dell’unione tra passato, presente e futuro è la scala che quasi totalmente sgretolata sembra bloccare l’accesso ad un nuovo futuro. Sarà realmente così o la volontà dell’uomo è superiore alla volontà della natura? Un libro con il quale Mila Marini ci presenta, attraverso il terremoto dell’Aquila, il vuoto interiore dell’animo umano, la continua ricerca di un appiglio utile per rinascere. Un libro carico di emozioni, adatto a coloro che vivono nel ricordo cercando un nuovo futuro. chi volesse può trovare la mia recensione anche su: www.literary.it Recensione di Sara Rota | |