
"I racconti nel cassetto"
Tutto il libro è concentrato sul sentimento dell’amore, sia quello di una madre per il proprio figlio, sia quello di uomini attratti l’uno dall’altro, sia quello tra uomo e donna, sia l’amore familiare in generale.
“Il coraggio che mai ho avuto” è un libro per tutti coloro che si affidano all’amore per affrontare problemi di tutti i giorni, per raccontare di emozioni, dolori che appartengono a tutti e che al contempo tutti vorrebbero evitare.
“Il coraggio che mai ho avuto”: il racconto-storia di una donna-madre coraggio, che sceglie di vivere la propria vita non scordando il passato, ma facendone spunto per rinascere in un nuovo futuro.
Recensione di Sara Rota
In ogni suo racconto sembra volerci svelare quel senso di realtà – irrealtà che ci circonda e lo fa “costruendo” messaggi a volte ironici, a volte più seri, che potrebbero tranquillamente essere custoditi in quelle bottiglie donate al mare non si sa da chi, certamente da qualcuno assai romantico.
Ogni racconto ha in comune con gli altri il senso della vista, in quanto proprio l’osservare evidenzia le espressioni che può assumere la vita nella quotidianità ed in tutto ciò che ci circonda.
Ogni brano ha in sé un’essenza particolare che si confonde tra le righe dell’animo umano, per poi “esplodere” in immagini sempre più esplicative.
Molto spesso in questi racconti l’autore parla in prima persona, evidenziando aspetti di se stesso che appartengono ad ognuno di noi, sia dal punto di vista positivo, ma ancor più da quello negativo, dato che proprio la negatività fa parte di noi e del nostro mondo.
“Auto-pseudo-bio-grafo-mania”: un libro che tratta di letteratura in modo originale, poco dispersivo e soprattutto soffermandosi su esperienze personali che “intrigano” ed invogliano il lettore a trovare soluzioni anche tramite l’aiuto dell’autore stesso.
“Auto-pseudo-bio-grafo-mania”: un libro originale che spazia oltre gli schemi classici della letteratura, da non perdere per chi vuole assaporare l’originalità attraverso pensieri più e meno lunghi, ma essenziali.
Attraverso questo libro l’autrice Maria Rosaria Pugliese ci accompagna nel mondo della malattia mostrandoci quanto amore vi possa essere intorno ad una persona da essa colpita.
Il libro narra la storia di Ettore, uomo come tutti gli altri, benvoluto, lavoratore, amante della casa e della famiglia, il quale suo malgrado ad un certo punto della sua felice vita, si vede costretto ad affrontare una malattia che lo costringerà a letto per non poco tempo.
Fortuna vuole che Ettore non sia solo, infatti ad accudirlo ed amarlo ci sono la moglie Lena, le due figlie e la sorella, che vedono in lui ciò che per loro ha sempre rappresentato: un eroe!
Ettore, da parte sua cerca di sconfiggere il male che lo assilla non pesando sulla propria famiglia, combattendo il suo male attraverso anticorpi che lui denomina Esercito della Salvezza.
Tutto il libro è caratterizzato da un linguaggio semplice e chiaro, lineare e scorrevole, evidenziando principalmente l’amore che tutta la famiglia, e non solo, riversa sul protagonista; il legame che c’è tra loro, anche ora che la vita sembra avergli voltato le spalle.
Molto spesso si fa riferimento a ricordi che evidenziano i passaggi della vita di Ettore, causando in chi legge un senso di malinconia e di tranquillità allo stesso tempo, quasi a voler tener legato Ettore alla vita terrena anche tramite essi.
Tutto il romanzo è un andirivieni di emozioni, cupezza ed ironia che si concentrano molto anche nella fase finale dell’opera e quindi della vita di Ettore, l’eroe; momenti in cui anche la morte sembra poter essere sconfitta dalla forza di volontà dell’ammalato.
“Pazienti smarriti”: un libro che dà forza e coraggio a tutti coloro che sanno che prima o poi anche la malattia avrà la meglio sulla loro forza di vita; un libro capace di emozionare, regalare gioia anche nei momenti peggiori; un libro in cui il lettore può sostituirsi al protagonista in ogni momento cercando di imprimere dentro di sé le speranze atte a superare il dolore.
“Pazienti smarriti”: un libro capace di cogliere ogni aspetto della vita, dal più cupo al più solare, tramite esperienze di vita da condividere con chi si ama e non solo.
Recensione di Sara Rota
Attraverso questo libro l’autore Aldo Emilio Moretti ci accompagna alla scoperta di un tema alquanto importante e delicato: il trapianto di organi.
Tutto si sviluppa in un ambiente internazionale in cui agiscono associazioni internazionali ed il compito principale del dottor Alan è quello di sbrogliare un traffico illecito d’organi.
Ovviamente l’impresa non sarà semplice in quanto si susseguiranno spionaggi, intercettazioni, scoperte e traffici segreti oltre a colpi di scena sensazionali.
Nonostante l’argomento trattato, il linguaggio utilizzato dall’autore è comprensibile anche a coloro che non hanno a che fare con questo genere di cose tutti i giorni.
Il tutto è arricchito da ambienti sublimi, panorami entusiasmanti e nobili scopi, che anticipano quello che in futuro ci attende.
“Mercanti di organi” è un libro originale, interessante, capace di emozionare ed al contempo donare emozioni scientifiche senza pari.
“Mercanti di organi”: un libro da leggersi con calma per non perderne il filo logico data l’importanza dell’oggetto trattato
Recensione di Sara Rota
Attraverso questo libro l’autore Luca Zama ci accompagna alla scoperta del suo interesse preferito: la comprensione e la pratica degli sport da combattimento.
Il tutto parte dall’apprendimento da lui stesso recepito, evidenziando non solo i suoi successi, ma pure le difficoltà, necessarie per migliorare sempre più.
“Nacque” utilizza un linguaggio semplice, sembra quasi uno “studio” interiore grazie al quale crescere e maturare, non solo nello sport, ma anche nella vita.
“Nacque”: un libro che si sviluppa nell’insegnamento e che regala a chi legge emozioni ed esperienze davvero interessanti.
Recensione di Sara Rota
“Demon Hunter: l’Arcangelo risolutore”: un libro di poesie in grado di emozionare, far riflettere e perché no, anche sognare.
Recensione di Sara Rota
Attraverso questo libro l’autrice Paola Larese Gortigo ci accompagna nelle vite dei personaggi che compongono le sette storie da lei raccontate.
Ogni storia si differenzia dalle altre per luoghi e situazioni, ma c’è un tema fondamentale che le accomuna: l’amore.
Ogni storia merita inoltre un’attenzione particolare, perché ognuna contiene una morale, adatta al tempo passato, ma ancor più al tempo moderno.
In “Storia claustrofilia” protagonisti sono marito e moglie che cercano all’interno di un supermercato quel poco di libertà negata loro dalla mancanza del permesso di soggiorno, estraniandosi da tutto e da tutti, contenti di nascondersi e di non dover fuggire più.
La felicità per loro sarà eterna?
Sta al lettore scoprirlo leggendo la storia di Yuri e sua moglie, i due protagonisti.
In “Storia telematica” la protagonista Agnese è alle prese con un mare di ricordi che sempre hanno attanagliato la sua esistenza e per la protagonista sembra giunto il momento di “far partecipe” di questi ricordi la carta ed ecco quindi che scrive una specie di diario e sarà proprio con la scusa di scrivere che Agnese instaurerà con Francesco un dialogo telematico che svelerà ad Agnese ed allo stesso Francesco amare verità che li renderà ancor più vicini e chissà, forse persino innamorati.
In “Storia virginale” la protagonista Camilla è alla ricerca di quell’amore sempre cercato, ma non ancora trovato, tanto che la donna decide di rivolgersi ad internet pur di trovare un uomo che le faccia provae l’emozione d’essere posseduta almeno una volta nella vita.
Si sa però che non è così semplice riuscire a fidarsi di chi non si conosce; per Camilla sarà diverso o un’attesa delusione?
Quali conseguenze avrà l’amore per Camilla?
In “Storia domestica” protagonisti saranno Gianni, un giovane rimasto sfigurato dopo un incidente e Maya, una giovane domestica straniera.
Gianni è un ragazzo divenuto scontroso, schivo, desideroso di non vedere alcuna persona per non correre il rischio di essere compatito e deriso; sarà proprio Maya, con il suo carattere dolce e benevolo, a riuscire nell’impresa di far provare a Gianni il sentimento del desiderio, dell’amore, offrendo tutta se stessa.
Che sia il momento di una rinascita? Di un nuovo inizio?
In “Storia condominiale” protagonisti sono Alberto, Eleonora e Maria.
Anche qui si narra di una storia d’amore che nasce pian piano fino a sembrare decollare con la proposta di matrimonio che Alberto fa ad Eleonora.
Non sarà però tutto così semplice e l’amara verità si rivelerà solo alla fine della storia, nel momento in cui ricomparirà Maria, svelando l’arcano.
In “Storia sentimentale” protagonisti sono invece Susy e Kemal; lei una ragazza del sud trapiantata a Milano, lui un ragazzo nero.
Il loro amore sarà spesso ostacolato dalla famiglia di lei e messo a dura prova, persino da una scommessa fatta proprio dai due innamorati.
Chissà se l’amore anche in questo caso trionferà e con quali strategie.
Starà al lettore scoprire come e perché.
In “Storia macabra” protagonisti sono un “apparente” morto, padre e marito seppur non troppo esemplare, la moglie e la figlia.
Leggendo questa ultima storia si verrà a conoscenza di segreti mai svelati, ma sempre d’amore si tratta.
“7 STORIE – momenti diversi di vite diverse” è un libro che emoziona, fa sorridere e soprattutto fa riflettere sulle diverse sfumature che ha l’amore.
“7 STORIE – momenti diversi di vite diverse”: una bella soddisfazione per l’autrice ultra settantenne che decide di scrivere per dimostrare a se stessa che sa fare qualcos’altro oltre ad amare le letture, l’opera lirica ed i videogiochi… “esperimento” riuscito.
Attraverso questo libro la giovane autrice Gessica Scarpelli ci porta a conoscere la storia di Damien, Diana, Lorenzo, Erika e Dorian.
Ognuno dei personaggi cela un segreto che pian piano verrà rivelato, in particolar modo dopo l’incontro di Diana con Damien.
Damien è un demone che per molto tempo ha fatto del male, ma che soprattutto dopo l’incontro con la giovane Diana, scoprirà il vero senso della parola amore e del “sacrificio” che questo comporta.
“Demon Love” è un libro che narra d’amore, di lotte, di amicizie, in un evolversi di situazioni che tengono incollato il lettore pagina dopo pagina, strappando qualche lacrima ai cuori più romantici.
“Demon Love” è un libro che tratta di tenebre ed oscurità, con spiragli di luce nell’amore; un libro scritto da una giovane autrice, apprezzato sicuramente dagli amanti del genere horror amoroso.
Recensione di Sara Rota
Attraverso questo libro l’autore Vittorio Piccirillo ci accompagna nel viaggio spaziale dell’Orbita Stellare impegnata nella ricerca dei Pirati Spaziali, portatori di dispiaceri e distruzioni.
Ovviamente per i componenti della flotta, impegnati nella ricerca, non sarà un compito semplice trovare i responsabili delle continue malefatte spaziali.
“La nebulosa degli spettri” è un libro originale, appartenente al genere fantascientifico; un mondo immaginario in cui si materializzano forza ed energia, alieni dai tratti umani che si muovono su imperi dai traffici leciti ed illeciti.
Oltre all’originalità, altro punto a favore è la scrittura semplice e scorrevole, ma non banale e in un libro che narra di astronavi e mondi spaziali, non è cosa semplice non generalizzare e non banalizzare le vicende trattate, solo sui combattimenti.
“La nebulosa degli spettri” è in un certo qual modo un libro diverso, particolare nel suo genere, adatto ad un pubblico di lettori giovani, interessati alla fantascienza moderna, con un pizzico di ritorno al passato, ma quasi certamente meno apprezzato dagli amanti del genere di Star Wars, a causa della trama ripetitiva e un po’ monotona.
Nonostante la mancanza di colpi di scena esagerati l’autore ha comunque saputo cogliere quegli aspetti che in un libro di questo genere devono essere presenti: lo spazio, la fantasia, la lotta e l’epilogo finale in cui i buoni sembrano essere i vincitori, lasciando quella suspence presente in ogni capitolo, assolutamente necessaria sul finale.
“La nebulosa degli spettri”: un libro che cattura, creando tensione, ma allo stesso tempo rilassa, grazie alla sua semplicità…
Attraverso questo libro l’autrice Elisabetta Vittone ci accompagna a vivere l’ambiente di un romanzo epico e storico, attraverso immagini fantastiche vissute nelle esperienze dei protagonisti.
Protagonista principale della vicenda è Godric, un giovane barone, in cerca della sorella Hetel, rapita durante una razzia in cui i genitori hanno sfortunatamente dovuto sopperire alla morte.
Essendo la ricerca piuttosto faticosa, difficoltosa ed irta di pericoli, accanto a Godroc compare un altro personaggio: il barone di Jorvik, che accompagnerà quest’ultimo nelle terre del Nord, sacrificandosi al posto di Godric stesso, il quale però non potrà sottrarsi alla morte che il destino gli ha predestinato, nemmeno dopo essere venuto a conoscenza della verità, ossia che in realtà Hetel non è stata rapita da nessuno, ma se ne è andata per amore del giovane Robert.
Anche Hetel inoltre cela dentro sé un dolce segreto, per il cui amore deciderà di sacrificare in parte la sua felicità; al fine di scoprire i misteri che il fato pure a lei ha prefissato.
In “Nelle terre del Nord: il destino di Godric” ogni personaggio dovrà lottare con il proprio animo, con se stesso, con le scelte che ha compiuto e che ancora deve compiere, per poi comprendere appieno la propria vita.
Tutta l’opera è scritta in modo da coinvolgere il lettore, cambiando spesso le scenografie ambientali ed il narratore stesso.
Attraverso questo libro l’autrice fa trasparire la propria passione per l’epoca medioevale in un’Inghilterra di dominazione normanna; luogo in cui, anche per il lettore, sarà impossibile riemergere; non prima di aver assaporato ogni singola parte delle vicende narrate.
Il finale poi sembra essere non pienamente definito, in grado di lasciare quella suspence che fa esprimere a chi legge la voglia di un immediato seguito.
Il libro è inoltre scritto in un italiano scorrevole, privo di errori, con tratti storici ben evidenti; un libro capace di emozionare chi ancora crede alle storie d’amore ed ai legami familiari.
Un libro assolutamente da non lasciarsi sfuggire per la chi ama la storia e la sua originalità.
Recensione di Sara Rota
Attraverso questo libro l’autrice Dirce Scarpello ci porta a scoprire il magico mondo di Mino, Lola, Mimì, Bruno, Violetta e Penelope.
Inizialmente la storia raccontata sembra quella di una famiglia come tutte le altre, in cui si vivono rapporti più o meno semplici tra marito e moglie, tra genitori e figli.
In realtà presto si giungerà a conoscere le vite parallele di ogni personaggio, di ciò che ha fatto parte della vita di ognuno, tra segreti, bugie, dolori e gioie.
Il tutto è ambientato ad “Angulus Ridet”, luogo che accoglie da sempre segreti e silenzi, tenuti per troppo tempo serbati, pronti volontariamente e non, ad essere svelati.
Uno dei sentimenti che prevale sugli altri oltre all’amore è l’altruismo che ricollega i personaggi protagonisti e tutti coloro che li circondano.
“Angulus Ridet” è un libro che emoziona, coinvolge, fa riflettere e soprattutto evidenzia situazioni di un mondo moderno ambientato in intrecci di un misterioso passato.
Recensione pubblicata prima per www.ebmagazine.it al seguente link
http://www.ebmagazine.it/articles.asp?id=178
Recensione di Sara Rota